EVA CONTRO EVA

12 Maggio 2006

Quest'album è nato proprio come nacque, dieci anni fa, DUE PAROLE: l'ho scritto con la chitarra acustica, isolandomi.

"Suonando all'estero mi sono resa conto del fatto che l'artista che si presenta con il proprio stile 'esotico' suscita maggiori attenzioni di quello che scimmiotta, magari anche bene, certi consolidati schemi rock o elettronici; non cambierei me stessa per farmi maggiormente notare, è ovvio, ma questa presa di coscienza mi ha spronato ancor più a seguire le mie naturali inclinazioni. Ecco quindi il mandolino, il contrabbasso, il piffero, il bouzouki, il santur, il duduk e altri strumenti africani utilizzati però con approccio 'rock': perché rock significa energia e destabilizzazione, e dunque una chitarra accarezzata o una melodia inattesa possono essere molto più 'di rottura' della scontatezza di determinate distorsioni e assalti ritmici.

Quest'album è nato proprio come nacque, dieci anni fa, DUE PAROLE: l'ho scritto con la chitarra acustica, isolandomi. Un rapporto tra me e me. Infatti mi sono rivista nella mia stanzetta che canto sottovoce per non svegliare i miei genitori o i miei vicini di stanza dell'albergo dove alloggiavo. I primi pezzi che ho presentato alla band, l'anno scorso, avevano assunto una veste elettrica: Signor Tentenna, per dirne uno, sembrava Per niente stanca. Poi la situazione è cambiata, e quando ci siamo trovati tutti a Catania per arrangiare e incidere, l'acustico ha prevalso: mi ricordo serate intere nelle quali io suonavo da sola e i ragazzi mi ascoltavano per capire i brani e trovare il modo migliore per metterci mano rispettandone l'intenzione e la spontaneità. Dei dieci episodi, il più vecchio è Sulle rive di Morfeo, che risale al luglio del 2004... Poi è stata la volta de La dolce attesaPiccolo CesareTutto su EvaSignor Tentenna Il pendio dell'abbandono. Più avanti, nell'estate 2005, sono arrivati Preghiera in GolaMadre Terra - ad agosto, quando Angelique Kidjo è venuta a farmi visita per una settimana - e infine Il sorriso di Atlantide e Maria Catena."

* tratto da Carmen Consoli - Quello che sento, F. Guglielmi - GIUNTI Editore 2006

VIDEO
VIDEO
CREDITI