In scaletta, strategicamente collocata in pole position, c'è la canzone destinata a essere presentata al Festival di Sanremo, l'accattivante e vivace ballata pop Amore di plastica: è uno dei pezzi "bocciati" a Roma sul quale è stato innestato un ritornello appositamente elaborato da Mario Venuti, ex Denovo e compagno di etichetta di Carmen.
"Poteva venir fuori una cosa molto 'tamarra' ma l'idea di un arrangiamento alla 10.000 Maniacs, con il mandolino e con archi 'all'inglese', si rivelò azzeccata.
* tratto da Carmen Consoli - Quello che sento, F. Guglielmi - GIUNTI Editore 2006
Non sei per nulla obbligato a comprendermi
quasi non sento il bisogno d'insistere
tu che mi offrivi un amore di plastica
ti sei mai chiesto se onesto era illudermi
Ricorda tu sei quello che non c'è quando io piango
tu sei quello che non sa quando è il mio compleanno
quando vago nel buio
ma come posso dare l'anima e riuscire a credere
che tutto sia più o meno facile quando è impossibile
volevo essere più forte di ogni tua perplessità
ma io non posso accontentarmi
se tutto quello che sai darmi è un amore di plastica
Tu sei quel fuoco che stenta ad accendersi
non hai più scuse eppure sai confondermi
ricorda tu sei quello che non c'è quando io piango
tu sei quello che non sa quando è il mio compleanno
quando vago nel buio
ma come posso dare l'anima e riuscire a credere
che tutto sia più o meno facile quando è impossibile
volevo essere più forte di ogni tua perplessità
ma io non posso accontentarmi
se tutto quello che sai darmi è un amore di plastica
Volevo essere più forte di ogni tua perplessità
ma io non posso accontentarmi
se tutto quello che sai darmi è un amore di plastica
ma io non posso accontentarmi
se tutto quello che sai darmi è un amore di plastica
Questa notte una lucciola illumina la mia finestra
e dentro un vecchio barattolo
la conserverei
lui diceva il segreto è ascoltare in silenzio
e dentro il cuore di un fiore in città
non fiorire mai
ah ah…
ora che il tempo si è fermato
io sto aspettando
sto aspettando
ora che il tempo si è fermato
io sto aspettando
sto aspettando
Nodi in gola che graffiano le mani bianche del silenzio
e verso un cielo in bottiglia vorrei non guardare mai
ah ah…
ora che il tempo si è fermato io sto aspettando
sto aspettando
ora che il tempo si è fermato io sto aspettando
sto aspettando
Sto aspettando
sto aspettando
sto aspettando
Questa notte una lucciola illumina la mia finestra
e nello scontrino di non so che io raccolgo immagini
Io non spegnerei la luce di un brivido
perché non vedrei più le stelle che danzano
io non cambierei il canto di un angelo
perché non vivrei più di questo sordo dipingere
La notte respira profumi di pace
li tocco con la mia pelle
non sento soltanto colori muti sulla mia pelle
Io non spegnerei la luce di un brivido
perché non vedrei più le stelle che ridono
Io non cambierei il canto di un angelo
perché non avrei più motivi per scrivere
Risento la voce di quella Marianna
e il suono che vibra senza sapore
le pagine mute della sua vita
mi esplodono dentro senza rumore
soltanto colori muti sulla mia pelle
Come se potessi non essere fragile
dosare goccia dopo goccia le mie energie
raccogliendo stracci delle mie fatiche silenziose
posso essere felice
dov'è la certezza
se la tua mano, adesso, non è più la stessa
dov'è la certezza
se, forse, un giorno dovrò dire ho sbagliato
Come se sapessi comprare indifferenza
cercare sguardo dopo sguardo lontane complicità
rileggendo i miei diari nella vecchia cucina vuota
posso essere felice
dov'è la certezza
se la tua mano, adesso, non è più la stessa
dov'è la certezza
se, forse, un giorno dovrò dire ho sbagliato
dov'è la certezza
se la tua mano, adesso, non è più la stessa
dov'è la certezza
se, forse, un giorno dovrò dire ho sbagliato
....ma, posso essere felice
posso essere felice con poco
Guardi in fondo a un buco che rimane spento
le formiche parlano di me
silenzio intorno è facile
distinguere le voci delle nuvole
e in questo silenzio penso al losco tiro muto
riservato alle mie spalle onoratissime
beh!
Perché non parli cosicché potrò stanarti
lingua a sonagli
sputa in bocca ai tuoi fratelli
Forse il sole è timido
non parla al vento di fervori strani nascosti dentro sé
mentre il mare livido rimane appeso sempre sotto il cielo
parlarne è inutile
e in questo silenzio penso al losco tiro muto
riservato alle mie spalle onoratissime
beh!
Perché non parli cosicché potrò stanarti
lingua a sonagli
sputa in bocca ai tuoi fratelli.....
Perché non parli cosicché potrò stanarti
lingua a sonagli
Cosa posso perdere regalando tutte le mie cose
forse troppa ingenuità mi sommerge ma sono contenta
quanta fatica per evitare di mentire a me stessa
quanta fatica per ascoltare le parole di chi non pensa
non ti ho mai chiesto di cambiare
la mia testa
la mia testa
non ti ho mai chiesto di cambiare
la mia testa
la mia testa
Cosa posso perdere regalando tutte le mie cose
un vestito usato, un vecchio disco un libro che ho già letto
quanta fatica nell'accettare il sentirsi dire che è poco
quanta fatica per ascoltare le parole di chi cambia il gioco
non ti ho mai chiesto di cambiare
la mia testa
la mia testa
non ti ho mai chiesto di cambiare
la mia testa
la mia testa
Vorrei dire due parole a quel giorno cornuto che
non mi vuole per niente incontrare
vorrei dire due parole al mio cuore sfinito che
non sa reagire e non può ringhiare
… eh
voglio un cuore cane
voglio un cuore cane
voglio un cuore cane bastardo!
Vorrei dire due parole
spiegare cosa significa sfuggire al sole per non bruciare
… eh
voglio un cuore cane
voglio un cuore cane
voglio un cuore cane bastardo!
Voglio un cuore cane
voglio un cuore cane
voglio un cuore cane
Vorrei dire due parole a quell'istinto assopito che
non si vuole per niente svegliare
… eh
Ombre tra di noi io ti prego non lasciarne
so che tu non vuoi accettare le mie scuse
la la la la………
Canta finché' puoi sfoga tutta la tua ira
scusami se puoi mi dispiace se hai sofferto
la la la la………
voleva il mio essere un consiglio
scusa se invece poi ti ho dato un LA stonato
mi ha fatto male sai
mi ha fatto male sai
mi ha fatto male…
Mangia come vuoi spalma pure maionese
canta finché puoi perché è tutta la tua vita
voleva il mio essere un consiglio
scusa se invece poi ti ho dato un LA stonato
mi ha fatto male sai
mi ha fatto male sai
mi ha fatto male…
Ombre tra di noi io ti prego non lasciarne
Davanti al rischio c'è chi rinuncia
indipendentemente da ciò che cerca
segretamente spegnersi nell'apparenza
spegnersi…
fragile calma di chi non sente
il muto logorarsi delle sue forze
segretamente arrendersi alla speranza
arrendersi alla speranza
nella tua vita manchi solo tu
nella tua vita manchi solo tu
nella tua vita manchi solo tu
L'insicurezza che risveglia
intolleranze senza certezze
segretamente arrendersi all'insolenza
arrendersi facendo finta
nella tua vita manchi solo tu
nella tua vita manchi solo tu
nella tua vita manchi solo tu
Davanti al rischio c'è chi rinuncia
indipendentemente da ciò che cerca
segretamente spegnersi nell'apparenza
segretamente spegnersi nell'apparenza…
Capita che tutto non basta
perdere tutto ciò che resta
capita che qualcosa resta
e non sai cosa voglia dire
la sempicità, la semplicità
nelle cose che ami
per le cose che ami
la sempicità, la semplicità
nelle cose che ami
per le cose che ami
mille strade cieli aperti sopra la realtà
Capita quando sei vestito
credere di spogliare il mondo
ma
la sempicità, la semplicità
nelle cose che ami
per le cose che ami
la sempicità, la semplicità
nelle cose che ami
per le cose che ami
mille strade cieli aperti sopra la realtà
E non sai cosa voglia dire
la semplicità, la semplicità per me
Potrei parlare, discutere, stringere i denti, sorridere
mentire infinitamente dire e ridire inutilità
Mostrare falsa, ipocrita serenità
quando le parole si ribellano
favole, fiumi, mari di perplessità
non c'è una ragione per non provare
quello che sento dentro
un cielo immenso dentro
quello che sento
ho bisogno di stare con te
regalarti le ali di ogni mio pensiero
oltre le vie chiuse in me
voglio aprire il mio cuore a ciò che è vero
Potrei parlare, discutere, stringere i denti, sorridere
soffrire infinitamente trovare un senso all'inutilità
Mostrare falsa, ipocrita serenità
quando le parole si ribellano
favole, fiumi, mari di perplessità
non c'è una ragione per non provare
quello che sento dentro
un cielo immenso dentro
quello che sento
ho bisogno di stare con te
regalarti le ali di ogni mio pensiero
oltre le vie chiuse in me
voglio aprire il mio cuore a ciò che è vero
ho bisogno di stare con te
regalarti le ali di ogni mio pensiero
oltre le vie chiuse in me
voglio aprire il mio cuore a ciò che è vero
Fino a quando sembrerà bellissimo
quello che vedo, adesso, è un angelo
e mi sembra di non sentire
le mie facili paure
a piedi nudi suono seduta nell'angolo
fino a quando sembrerà possibile
rubare al tempo un battito, un secolo, un attimo
e mi sembra di non sentire
le mie facili paure
l'invadenza dei miei pensieri
fino a quando volerai
nel mio cielo di terra e di fuoco
quando le ali perderai
guardami e dimmi perché
fino a quando questo fuoco brucerà dolcissimo
dalle tue mani un piccolo miracolo
e mi sembra di non sentire le mie facili paure
l'invadenza dei miei pensieri
fino a quando volerai
nel mio cielo di terra e di fuoco
quando le ali perderai
guardami e dimmi perché
fino a quando volerai nel mio cielo di terra e di fuoco (x3)
fino a quando… (x3)
Tutti i brani sono stati scritti da Carmen Consoli ad eccezione di: Amore di plastica e La semplicità (Consoli - Venuti), Fino a quando (Consoli - Rinaldi) Non ti ho mai chiesto (Virlinzi - Consoli - Rinaldi)
Project Manager: Francesco Virlinzi
Prodotto da Allan Goldberg e Francesco Virlinzi
Arrangiato da Carmen Consoli, Allan Goldberg e Francesco Virlinzi
Registrato, missato e masterizzato da Allan Goldberg presso lo studio mobile The music Terminal
Assistente fonico: Maurizio Bassetta
Fotografia: Paolo Leone
Trucco: Elena Barosi
Design: Bianco e Cucco - Milano